LETTO CHIUSO – VITA CHIUSA

Bene, abbiamo capito qual è la posizione ottimale della camera da letto rispetto alla pianta della casa e abbiamo visto quali sono le posizioni del letto al suo interno, a seconda delle nostre direzioni favorevoli.

Abbiamo analizzato tutto e siamo nelle posizioni ideali…ma poi ci possiamo trovare in una situazione come quella nella foto, ovvero con il letto addossato alla parete da un lato (non parliamo dei letti incastrati tra due pareti, che è una situazione da evitare assolutamente).

E’ bene che il letto sia accessibile da entrambi i lati perché, in caso contrario, si potrebbero verificare i seguenti disagi/inconvenienti:

  1. I single potrebbero avere delle difficoltà nel trovare l’anima gemella, letteralmente l’altra ‘metà’ della mela.
  2. All’interno della coppia ci potrebbero essere dei conflitti a causa di una comunicazione unilaterale.
  3. Per quanto riguarda la carriera, si potrebbe rimanere bloccati nella necessità di ricevere aiuto da un superiore o assistente che potrebbe non arrivare o tardare.

Il rimedio ideale è lasciare dello spazio su entrambi i lati del letto.

Come seconda ipotesi, verificare se sia possibile spostare il letto lungo un’altra parete, considerando sempre le posizioni favorevoli agli abitanti della casa/camera.

Qualora non fosse possibile spostare il letto, cerchiamo di applicare un rimedio sulla parete che chiude il letto su un lato. Applichiamo un abat-jour sul muro con la luce che punta verso il soffitto. Non è bene fissare una mensola sul muro accanto al letto, se non si vuole peggiorare la situazione con una lama acuminata rivolta verso di noi proprio mentre dormiamo! Cerchiamo di attaccare una applique un po’ più in alto rispetto alla nostra posizione da distesi (anche per non urtarci contro mentre dormiamo).

Come già spiegato in altri articoli, non andremo a posizionare uno specchio che ci possa riflettere mentre dormiamo. Agiamo quindi con una luce e teniamo sempre pulito l’angolo vicino al muro (pavimento, spazio libero sotto il letto ecc.)

Buona notte!

Perché ‘prêt-à-porter’

Il Feng Shui è un’antichissima disciplina cinese che studia l’interazione tra l’Uomo e l’ambiente in cui vive e offre metodi e strumenti per migliorare la qualità della vita e il benessere in generale.

Le scuole di Feng Shui sono molte ma il mio approccio vuole essere semplice e diretto, per dimostrare che, anche senza lunghi corsi di studi specifici, senza grandi paroloni e con il buon senso che è in tutti noi, si può riuscire a vivere serenamente e in armonia nell’ambiente che ci circonda e con le persone a cui teniamo.

Quelli che offro sono semplici consigli e non si vogliono sostituire a nessun consulto specialistico di nessun settore.

Il Feng Shui si basa sul fluire delle energie e pertanto anche lo scambio di opinioni e suggerimenti sarà la base di questo blog.

TROPPO TROPPO – NIENTE NIENTE

Possedere troppe cose, troppi oggetti, significa (a parte disordine e sporcizia se non si ha un posto adatto per tutto) disperdere le proprie energie in troppe direzioni, pari al numero degli oggetti che possediamo (se vuoi approfondire, vedi il mio post Facciamo spazio al Nuovo Anno!)

Immaginiamo che ad ogni oggetto (vestito, soprammobile, quadro…) sia attaccato un filo che parte da esso e si collega con il nostro subconscio. Tanto più intense sono le emozioni legate all’oggetto, tanto più spesso e robusto sarà il filo che lo collega a noi. Se l’energia che contraddistingue l’oggetto non evoca piacere o gioia ma magari ci riporta tristezza, ansia, rabbia, i fili che ad esso conducono risvegliano in noi queste emozioni ogni volta che lo guardiamo, pertanto continueranno a reiterare le sensazioni spiacevoli che ne derivano ad ogni sguardo (vedi mio post Come faccio a liberarmi delle cose superflue?).

Possedere poche cose ci permette di avere meno ‘fili’ collegati con il nostro mondo interiore e di conseguenza ci offre maggiore libertà di movimento energetico e leggerezza di pensiero. 

Vestiti, profumi, oggetti, quadri, foto…ognuno ha un suo posto, sia nell’armadio/scaffale, sia nel nostro cuore. Quello che è troppo, non lo vediamo più perché si confonde nella moltitudine, e finisce per diventare ‘zavorra’ che impegna il cuore e la mente e non lascia spazio alle cose belle che possono arrivare nella nostra vita quando trovano lo spazio disponibile ad accoglierle.

Una nota a sé merita l’argomento Profumi. Se possediamo 100 profumi, anche ammesso che riusciamo a usarli tutti, quale di questi ci rappresenterà nella memoria delle persone che ci circondano? (vedi anche il mio post La porta d’ingresso per il Feng Shui)

La memoria olfattiva è molto potente e, anche se l’essere umano oggi si auto-definisce ‘evoluto e civilizzato’, non può tuttavia prescindere dalla propria natura di animale. Il nostro odore personale e il nostro profumo ci rendono riconoscibili, anche a livello inconscio, verso gli altri. Siamo inconsciamente riconoscibili e identificabili quindi: le energie che ci vengono inviate tramite il pensiero delle altre persone e le energie derivanti dall’Universo, verso chi andranno se ci confondiamo nella moltitudine? Anche se, naturalmente, non siamo per fortuna riconoscibili solamente tramite il profumo…

Se abbiamo 100 personalità ‘olfattive’ quale sarà quella ‘vera’, quella ‘nostra’? Si potrebbe obiettare che “siamo tutte e 100” ma anche questa risposta parlerebbe di noi come di qualcuno che vuole mimetizzarsi piuttosto che essere riconoscibile.

Certamente può anche essere una scelta consapevole, tuttavia l’adozione di questo comportamento è per lo più inconsapevole.

Circondarsi di 1000 oggetti è come crearsi una comoda ‘cuccia di sicurezza’ intorno a noi. Affrontare il Nuovo e il vuoto esteriore (anche se apparente) fa paura a tutti gli effetti. Pertanto, la tendenza a circondarsi di tante cose è umanamente comprensibile.

Ritornando al puro Feng Shui, questa attitudine imprigiona cuore e mente impedendo loro di volare verso la piena espressione di noi stessi.

La misura, l’equilibrio e l’armonia sono alla base di un buon Qi (Chi) e permettono alle energie ‘buone’ di essere proficue e lavorare per noi e per la nostra vita.